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Aiuti Editoria 2025: in arrivo le regole

5 Giugno 2025 in Notizie Fiscali

Il DPCM 17 APRILE 2025, registrato alla Corte dei conti, reca l’individuazione degli interventi a favore del settore editoriale per l’anno 2025 e la ripartizione delle risorse ad essi destinate, pari complessivamente a 82 milioni di euro a valere sul Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria, istituito dall art 1 comma 1 della Legge n 198/2016.

I dettagli dal comunicato del Dipartimento per l'Editoria.

Sostegno Editoria 2025: in arrivo le regole

Il Diperatimento evidenzia con notizia del 30 maggio che le risorse a sostengo dell'Edotoria sono così ripartite:

  • 10 milioni per il contributo alle edicole;
  •  3 milioni per il contributo a favore dei c.d. “punti vendita non esclusivi”;
  •  4 milioni per il contributo alle imprese di distribuzione di quotidiani e periodici;
  • 65 milioni per il contributo per le copie vendute nell’anno 2023 a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici.

Per le misure a favore delle edicole e dei “punti vendita non esclusivi” concesse nei limiti del regime “de minimis”, le modalità per la fruizione dei contributi saranno definite con provvedimenti del Capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria entro il termine di quarantacinque giorni dall’entrata in vigore del DPCM 17 aprile 2025.

Per le misure a favore delle imprese di distribuzione e delle imprese editrici di quotidiani e periodici, la cui efficacia è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il provvedimento attuativo sarà adottato entro quarantacinque giorni dalla pubblicazione della decisione della Commissione europea.

Lo schema di DPCM recante l’individuazione di misure a sostegno delle assunzioni nel campo della digitalizzazione editoriale e degli investimenti in tecnologie innovative effettuati nel settore editoriale e delle emittenti radio televisive per l’anno 2025 e la ripartizione delle relative risorse, è stato inviato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e al Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’acquisizione del concerto di rispettiva competenza.

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